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La prospettiva di un futuro sostenibile per il proprio laboratorio

L'obiettivo è quello di favorire una produzione decisamente più sostenibile dei consumabili da utilizzare in laboratorio, seguendo il principio di "ridurre, riutilizzare, riciclare" senza compromettere la qualità e le prestazioni del prodotto.

Da quando i consumabili in plastica a base di olio hanno sostituito i consumabili in vetro, sono diventati insostituibili nei laboratori di tutto il mondo poiché offrono gli elevati standard qualitativi richiesti da attività di ricerca sempre più complesse. Questa è la crescente sfida della sostenibilità. Ecco perché Eppendorf non si concentra solo sullo sviluppo di nuovi prodotti, ma anche su nuovi materiali di produzione più ecocompatibili. Ora siamo in grado di offrire una gamma completa di prodotti realizzati con plastiche a base biologica. Le Eppendorf Tubes® BioBased, le nuovissime Eppendorf Safe-Lock Tubes ("Eppis® ") BioBased, i puntali epT.I.P.S.® BioBased sono interamente in polipropilene, mentre le piastre PCR Eppendorf twin.tec® Trace BioBased hanno telai in policarbonato e pozzetti in polipropilene. Tutte le plastiche impiegate vengono prodotte con materie prime riciclate e sono certificate.

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Peculiarità salienti dei prodotti offerti

  • Il centro di produzione Eppendorf di Oldenburg in Germania è certificato ISCC PLUS (International Sustainability & Carbon Certification).
  • Prodotti dotati dell'etichetta ACT (Accountability, Consistency, Transparency), con certificazione del fattore d'impatto ambientale effettuata da My Green Lab®
  • Le provette*, i puntali e le piastre sono realizzati con materie prime rinnovabili (riciclate, ad esempio, da scarti e residui di oli alimentari), applicando l'approccio del bilancio di massa di ISCC. Per maggiori dettagli, vedere l'etichetta del prodotto.
  • I certificati generali sulla qualità/conformità agli standard previsti sono disponibili separatamente per le Eppendorf Tubes® BioBased, gli epT.I.P.S.® BioBased, le Eppendorf Safe-Lock Tubes BioBased e le piastre PCR twin.tec® Trace BioBased.
  • Certificati di purezza specifici per prodotto e lotto, nonché una dichiarazione di sostenibilità ISCC per le Eppendorf Tubes® BioBased, gli epT.I.P.S.® BioBased, le Eppendorf Safe-Lock Tubes BioBased e le piastre PCR twin.tec® Trace BioBased sono scaricabili dalle rispettive pagine dei prodotti.

* I tappi a vite delle Eppendorf Tubes® BioBased sono attualmente realizzati con materiali di origine fossile e nel prossimo futuro saranno prodotti con PE a base biologica.

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"Advancing Sustainable Science with Plastic Consumables made with Biobased Materials" ("Progredire nella scienza della sostenibilità con i consumabili in plastica prodotti con materiali biobased").

Le società Neste ed Eppendorf SE, due produttori di prodotti diversi in settori industriali ben distinti, hanno unito le forze per promuovere il tema della sostenibilità in laboratorio.

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  • Per incrementare significativamente le proprietà sostenibili dei consumabili da laboratorio in plastica, abbiamo iniziato a sostituire i polimeri di origine fossile, finora utilizzati per questi prodotti, con polimeri a base biologica, ottenuti da materie prime rinnovabili e riciclate. Nella produzione con polimeri a base biologica, le materie prime di origine fossile vengono sostituite con materie prime sostenibili prodotte con materiali rinnovabili, preferibilmente di seconda generazione, ad es. rifiuti e residui a base biologica.
  • Si fa distinzione tra consumabili a un componente e consumabili a più componenti, realizzati con polimeri diversi: polipropilene, polietilene, policarbonato.
  • Le Eppendorf Tubes® BioBased*, le Eppendorf Safe-Lock Tubes BioBased e gli epT.I.P.S.® BioBased sono altrettanto realizzati in polipropilene biobased al 100%. A differenza di questi prodotti, per le Eppendorf twin.tec® Trace PCR Plates BioBased si utilizzano 2 polimeri a base biologica diversi: il contenuto di materiale rinnovabile è pari al 100 % per i pozzetti in polipropilene e al 77% per il telaio in policarbonato.
  • Considerando la rispettiva massa del materiale, il contenuto medio a base biologica rinnovabile è dell’ 86%.
  • Per garantire che le materie prime rinnovabili provengano da fornitori attentamente selezionati votati alla sostenibilità, è possibile risalire ai primi punti di raccolta delle materie prime impiegate per la loro produzione.

Tutte le aziende coinvolte nella filiera dei prodotti biobased sono certificate ISCC Plus. ISCC è l'acronimo di "International Sustainability and Carbon Certification" ed è un sistema di certificazione leader a livello mondiale per i produttori e i trasformatori di prodotti a base biologica.

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Informazioni sui polimeri biobased impiegati per le Eppendorf Tubes® BioBased, gli epT.I.P.S.® BioBased, le Eppendorf Safe-Lock Tubes BioBased e le piastre PCR Eppendorf twin.tec® Trace BioBased

L’approccio del bilancio di massa: certificazione di filiere produttive complesse nell’economia circolare


»Come si misura il numero di frazioni rinnovabili in un prodotto finale, quando il polipropilene o altre plastiche composte da "building blocks" da bionafta hanno le stesse proprietà dei polimeri derivati dal petrolio greggio?«

Le materie prime rinnovabili sostituiscono una quantità equivalente di materia prima vergine derivante dal petrolio greggio all’inizio della catena del valore. In una prima fase occorre determinare la quantità esatta di materia prima rinnovabile (in questo caso la bionafta), necessaria per la realizzazione di un determinato prodotto. In una seconda fase si deve poi determinare la quantità di materia prima a base di combustibili fossili che può essere sostituita con materie prime rinnovabili. La quantità di materia prima sostituita viene quindi attribuita al prodotto, in modo tale che la quantità in entrata corrisponda a quella in uscita in tonnellate.

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White paper: "Consumables Made of Bioplastics Enter the Lab"
("I consumabili in bioplastica fanno il loro ingresso in laboratorio")


Siamo in grado di risolvere il problema della plastica? La plastica fa parte della nostra vita quotidiana, ma per quanto versatile e necessaria sia, ha anche un enorme impatto ecologico essendo prodotta da combustibili fossili. Le bioplastiche prodotte da piante come la canna da zucchero sembrano essere un’alternativa, ma anche questo approccio ha i suoi svantaggi. Nel tentativo di creare un’economia circolare, i flussi di rifiuti sono sempre più al centro dell’attenzione come fonte per la produzione di plastica.


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Il percorso dall'olio vegetale di cottura ai consumabili Eppendorf BioBased

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ISCC Plus è un logo di ISCC System GmbH, Germania.
Le materie prime rinnovabili utilizzate per i polimeri a base biologica dei consumabili BioBased di Eppendorf sono tracciabili fino ai primi punti di raccolta, anche quando derivano da materie di 2a o anche 3a generazione. La sostenibilità di queste materie prime a base biologica e di tutti i passaggi di produzione è certificata ISCC Plus, uno dei principali sistemi di certificazione a livello mondiale, che consente di determinare in modo affidabile il contenuto di materie prime rinnovabili tramite l’approccio del bilancio di massa. I materiali così individuati e usati per i polimeri soddisfano gli stessi severi requisiti e sono in linea con i livelli di qualità e purezza dei noti materiali similari a base fossile.
Le Eppendorf Tubes® BioBased, gli epT.I.P.S.® BioBased, le piastre PCR Eppendorf twintec® Trace BioBased e le nuove Eppendorf Safe-Lock Tubes BioBased sono realizzati con vari tipi di polimeri come il polipropilene, il polietilene o il policarbonato. A seconda del tipo di polimero, la proporzione biobased applicabile per le materie prime rinnovabili deve essere specificata secondo il principio del bilancio di massa. Ne consegue un valore medio corrispondente per un prodotto composto da diversi tipi di polimeri.